Pubblicato il 08 maggio 2022

San Lorenzo Bellizzi, 20 maggio 2022

Il borgo di San Lorenzo Bellizzi si è contraddistinto, negli ultimi anni, come un polo di grande vitalità sul piano della ricerca storico-archeologica. Nell’aprile del 2016 ha patrocinato le Giornate Internazionali di Archeologia “Il Pollino. Barriera naturale e crocevia di culture”; a partire dal 2017 ha accolto una missione di ricerca interuniversitaria attiva nell’esplorazione delle grotte preistoriche sulla locale Pietra Sant’Angelo (missione tuttora attiva); nel 2019, ancora una volta, ha ospitato un convegno di valenza internazionale, intitolato “Dal Pollino all’Orsomarso. Ricerche archeologiche fra Ionio e Tirreno”.

Il 20 maggio prossimo, presso il Centro Polifunzionale di San Lorenzo Bellizzi (Via Saragat s.n.c., Rione Sgrotto), si terrà la prima di una serie di iniziative di divulgazione archeologica previste per l’anno 2022. Il programma della manifestazione in parola, il cui inizio è previsto per le ore 16:30, è il seguente:


Saluti

Antonio CERSOSIMO Sindaco di San Lorenzo Bellizzi

Charlotte BUNDGAARD Direttrice dell’Accademia di Danimarca a Roma

Interventi

PRIMA PARTE

Felice LAROCCA Università degli Studi di Bari Aldo Moro & Centro di ricerca “Enzo dei Medici”
Presentazione di due progetti di ricerca scientifica nel territorio del Pollino

Francesco BREGLIA Università del Salento & Centro di ricerca “Enzo dei Medici”
Le foreste preistoriche del Pollino

Delia CARLONI Université de Genève & Centro di ricerca “Enzo dei Medici”
Ceramiche preistoriche dalle grotte del Pollino

SECONDA PARTE

Giovanna DE SENSI SESTITO Professore ordinario di Storia greca, Università della Calabria
Presentazione degli atti del convegno “Dal Pollino all’Orsomarso. Ricerche archeologiche fra Ionio e Tirreno”, a cura di Gloria MITTICA, Carmelo COLELLI, Antonio LAROCCA, Felice LAROCCA
(saranno presenti i Curatori)

Conclusioni

Paola AURINO Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza

Domenico PAPPATERRA Presidente del Parco Nazionale del Pollino

Gianluca GALLO Assessore all’Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria

Introduce e modera

Andrea MAZZOTTA Giornalista


L’iniziativa si svolgerà nel pieno rispetto della normativa anti-Covid e si potrà partecipare all’evento, in presenza, solo se in possesso di  mascherina FFP2.

 

APPROFONDIMENTO SULLA I PARTE
Da oltre un ventennio è attivo in Calabria un fecondo filone di indagini speleo-archeologiche, che ha gettato e continua a gettare luce sulle più antiche frequentazioni umane di grotte e caverne. In tale direzione si collocano due ambiziosi progetti di ricerca curati da due giovani studiosi, Francesco Breglia e Delia Carloni, tesi ad indagare aspetti particolari dei contesti archeologici sotterranei. Tali progetti, di cui viene offerto di seguito un breve riassunto, saranno presentati da Felice Larocca, presidente del Centro di ricerca “Enzo dei Medici”.

 

LE FORESTE PREISTORICHE DEL POLLINO
a cura di Francesco Breglia
Il progetto mira a ricostruire l’evoluzione delle antiche foreste del Meridione d’Italia partendo da un comprensorio d’eccezione come il territorio del Pollino. Le recenti campagne di scavo presso il sito di Grotta di Pietra Sant’Angelo a San Lorenzo Bellizzi hanno portato al rinvenimento di tre focolari, risalenti ad altrettanti periodi preistorici. Questi corrispondono a tre momenti chiave dell’evoluzione climatica e ambientale degli ultimi 15.000 anni: la fase finale dell’ultima grande glaciazione; il periodo di transizione tra la fase fredda e quella calda; la fase calda, quest’ultima contraddistinta dalla diffusione dell’agricoltura nel nostro Paese. Lo studio archeobotanico è importante in quanto permette di riconoscere le specie arboree bruciate all’interno dei focolari e quindi di ricostruire i cambiamenti nella vegetazione dell’area geografica in questione, delinearne l’utilizzo da parte dell’uomo in momenti chiave della preistoria, nonché di ottenere dati paleo-ambientali confrontabili con quelli di altri siti vicini. Tale messe di dati arricchisce il valore storico-naturalistico dei boschi del massiccio del Pollino, nonché il loro significato culturale.

 

CERAMICHE PREISTORICHE DALLE GROTTE DEL POLLINO
a cura di Delia Carloni
I monti del territorio del Pollino ospitano numerose cavità naturali che sono state frequentate a partire dalla più remota preistoria. Sul massiccio roccioso della Pietra Sant’Angelo, a San Lorenzo Bellizzi, sono note oltre venti grotte, la maggior parte delle quali reca tracce di antichi stanziamenti umani. Gli scavi archeologici condotti recentemente in alcune di esse hanno permesso di recuperare migliaia di frammenti ceramici testimoni di varie attività svolte nel corso degli ultimi 7000 anni da oggi. Una volta ricomposti, tali manufatti permettono di ricostruire le pratiche quotidiane di preparazione e consumazione del cibo, così come i comportamenti religiosi e rituali che spesso consistevano in offerte alimentari ai luoghi della natura, caricati di grande valore simbolico. Grazie all’ausilio di studi specialistici e analisi di laboratorio, i contenitori vascolari sono in grado di fornirci diverse informazioni su chi li ha creati e utilizzati nel passato.

 

APPROFONDIMENTO SULLA II PARTE
Dal 4 al 6 ottobre 2019 si è tenuto a San Lorenzo Bellizzi il convegno internazionale “Dal Pollino all’Orsomarso. Ricerche archeologiche fra Ionio e Tirreno”, a cura di Gloria Mittica, Carmelo Colelli, Antonio Larocca e Felice Larocca. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di studiosi e ricercatori italiani e stranieri, ha focalizzato la propria attenzione sulle più recenti indagini archeologiche condotte nel vasto territorio della Calabria settentrionale e della Basilicata meridionale, in larga parte coincidente col comprensorio del Parco Nazionale del Pollino.
La pubblicazione degli atti di questo convegno, resa possibile grazie all’Accademia di Danimarca a Roma e alla Fondazione Carlsberg, offre una panoramica interessante su siti e contesti archeologici sia all’aperto sia sotterranei, inquadrabili nel vasto arco cronologico esteso dalla preistoria al medioevo. L’opera, suddivisa in due tomi, sarà presentata da Giovanna De Sensi Sestito, professore ordinario di Storia Greca presso l’Università della Calabria.

In occasione della manifestazione sarà possibile acquisire un codice sconto del 20% sull’acquisto del cofanetto contenente i due volumi, editi dalla Quasar. Tale codice sconto permetterà di ottenere l’opera al costo di € 48,00 anziché € 60,00 (prezzo di copertina).

Per richieste di maggiori informazioni: crsenzodeimedici@gmail.com

Di seguito una serie di link utili:

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